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lunedì 24 ottobre 2016

le perle di saggezza...

STEP 8

I DETTI CHE RISPECCHIANO LA REALTA'....




  •    "Ottone, rame e stagno, assai denari e poco guadagno"
  •     "oro del Giappone, che in Italia si chiama ottone". 

   
 Il Giappone interviene solo per necessità di rima. L'oro del Giappone = Oro falso, metallo vile che vuole imitare l'oro.





...COME ERA VISTO L'OTTONE NEL PASSATO ?


abete
Raccogliere le pinne di questa conifera , e appenderle nei giardini o nei vigneti, era considerato, un tempo, un'infallibile scongiuro per preservare dal gelo le colture della terra. Questo, spiega, perché in molte case della Sicilia, soprattutto in campagna, la pigna di pietra o di ottone, è tutt'ora, ornamento di cancelli, staccionate e stipidi.

Specchio frantumato: la rottura di uno specchio è una delle più diffuse superstizioni riguardo alla cattiva sorte; la credenza ebbe origine da una serie di fattori religiosi ed economici combinati. I primi specchi, usati dagli antichi egizi, dagli ebrei e dai greci, erano fatti di metalli lucidati, come l'ottone, il bronzo, l'argento e l'oro. La superstizione assunse un'applicazione pratica ed economica nell'Italia del quindicesimo secolo. I primi specchi a lastre di vetro, fragili, con il fondo argentato, venivano prodotti a Venezia e, pertanto, essendo molto costosi venivano maneggiati con estrema cautela e i domestici che li pulivano venivano avvisati dai padroni che la rottura di uno di questi implicava sette anni di un destino peggiore della morte









Di invenzione abbastanza recente, gli spilli appaiono sul mercato europeo e diventano di uso comune solo ai primi del XV° secolo e subito con la pessima reputazione di portare male ai loro possessori, oggetti comunque appuntiti da non regalare e soprattutto da non prestare mai in quanto menagrami. Sembra infatti che l’inventore, il venditore, l’introduttore sul mercato e la protettrice di chi inventò lo spillo morissero malamente nel giro di poco tempo. Ma vediamone la storia, narrata come una favoletta in un vecchio giornale femminile dei primi del ‘900.

“L’inventore degli spilli fu, a quanto si racconta, un ottonaio della Turenna, in Francia, che, smanioso di far fortuna, cercava continuamente un mezzo per arricchire.

Avendo attività e perseveranza non comuni, egli inventò la filiera per perfezionare la tiratura del filo di ottone ed ottenere così sottilissimi spilli, e la notte in cui fece l’ultima prova della sua scoperta, vedendone la buona riuscita, si inginocchiò per ringraziare Dio ed esclamare: - finalmente sono ricco! Il filo che tirai per questi spilli sottili può servire per attaccare le mantiglie e le cappe delle signore e tutte le donne vorranno averne! Sarò nominato maestro ottonaio come il mio padrone, potrò chiedere un privilegio al re e diventerò enormemente ricco!!-.

Sventuratamente, le speranze del povero operaio andarono presto in fumo: il suo principale, geloso della sua invenzione, lo fece arrestare come ladro, accusandolo di avergli rubato il filo di ottone che era servito per confezionare i primi spilli e l’inventore dovette ritenersi fortunato se fu condannato soltanto a partire dalla sua città anziché essere condotto in prigione.

Col denaro degli usurai il povero inventore aveva però fabbricato alcune migliaia di spilli, che i creditori vendettero subito, per recuperare almeno una parte dei loro crediti, a un bretone di nome Giovanni Serquia, che a sua volta le rivendette con grande profitto: sarebbe con queste vendite diventato certamente milionario, ma vicende politiche di cui si era poco opportunamente occupato lo portarono in breve sul patibolo dove fu decapitato.

Gli spilli tuttavia erano ormai diventati un oggetto desiderabile pur se rari e molto costosi, tanto che all’inizio furono utilizzati solo dai reali e dagli appartenenti alle classi più nobili: si racconta che la dama di Beaujeu, figlia di Luigi XI, fra i doni di nozze ricevesse addirittura un intero astuccio di spilli sottilissimi.


La fatale influenza negativa degli spilli colpì però subito anche quella infelice regina, che nel giro di breve tempo salì sul patibolo: da allora la superstizione popolare vuole che porti sfortuna regalare spilli e aghi in genere.”



Alcuni oggetti scaramantici realizzati in ottone :


CORNO IN OTTONE

CORNO CON GUFO IN OTTONE TASCABILE O DA BORSA

SIRENA IN RAME E OTTONE BASE IN LEGNO (MARE)

SIRENA IN RAME E OTTONE


VESUVIETTO IN RAME ED OTTONE

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