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sabato 22 ottobre 2016

L'utilità dell'ottone nel tempo

STEP 6


Lega di rame e zinco, fu la più importante delle nuove leghe dell’età classica. Con l’aggiunta di zinco al rame si ottengono leghe progressivamente più resistenti, più dure e meno
malleabili del rame puro, fino a che il contenuto di zinco non raggiunga circa il 40 per cento. In questo campo sono comprese le varietà più utili d'ottone, la cui caratteristica generale è costituita dalla vasta gamma di proprietà,che si possono ottenere non soltanto con la variazione della composizione ma anche con la lavorazione a freddo. 
Sebbene sembri attendibile che l’ottone sia stato scoperto nel primo millennio a.C. , risulta tuttavia che né i metallurghi dell’età classica, né quelli del Medioevo furono in grado di preparare lo zinco metallico, che, infatti, fu ottenuto soltanto net sedicesimo secolo d. C.
II più antico riferimento all’ottone è costituito probabilmente da un’iscrizione dell’ottavo secolo a.C.
che si trova nel palazzo del re assiro Sargon II (722-705 a.C.) a Khorsabad. In essa si menziona il rinvenimento di porte di legno rivestite con una lamiera di” bronzo bianco” proveniente da Musasir, regione montuosa ad ovest del Tigri. è certo che i Persiani usarono l’ottone dal quinto secolo a.C.in poi, e Dario (521-486 a.C.) possedeva “un calice che sembrava d’oro ma che emanava uno sgradevole odore.”

come l'ottone ha contribuito nel progresso scientifico ?




Grafometro in ottone, manifattura francese della metà dell’800, antico strumento usato per la misurazione degli angoli orizzontali da 0° a 180° con il metodo delle triangolazioni, utilizzato per la rilevazione di punti sia in mare che sulla terraferma. Ottimo stato perfettamente funzionante. Misure cm 19x9,5.

E’ costituito da un semicerchio graduato orizzontale e da due alidade con mire, una fissa e l’altra mobile, il cui zero corrisponde alla prora della nave; in marina veniva utilizzato per traguardare il punto di cui si voleva prendere il rilevamento polare; la contemporanea lettura sulla bussola del valore della prora della nave permetteva di avere il rilevamento vero da tracciare poi sulla carta nautica.





Strumento dei primi decenni del secolo XIX.
È firmato "Utzschneider und Fraunhofer in Benedictbeurn".
Joseph Fraunhofer visse dal 1787 al 1826.
Rifrattore di circa 1100 mm di focale e di circa 80 mm di apertura.
Cannocchiale in ottone verniciato di nero, con montatura altoazimutale su treppiede mobile. Non ha scale graduate, né meccanismi di regolazione fine. L’ottica è conservata in una cassetta.
Il tubo è lungo 1125 mm oltre all’oculare scorrevole.
Il treppiede è alto circa 600 mm, la distanza dei piedi dal centro è di circa 280 mm.
Il buono di carico n. 32 del 12.12.1920 gli attribuisce il valore di Lire 280.
Ha un vecchio numero di inventario: 83.
Numero di inventario: 36.
Materiale: ottone, vetro.
Cassetta con l’ottica:
Cassetta di legno porta ottica. Contiene un obiettivo (doppietto acromatico), quattro oculari di diversa focale, un diaframma e un filtro solare.
Il buono di carico n. 44, non datato, gli attribuisce il valore di Lire 1800.
Ha un vecchio numero di inventario: 517.
Numero di inventario: 37.
Materiale: ottone, vetro, legno.











Rara bussola magnetica da rilevamento nautico, da tasca in ottone, firmata Gruchon & Emons Berne del 1918 realizzata per U.S Engineer Corpr ed in uso agli ufficiali durante la prima Guerra Mondiale. Si tratta di una bussola di piccole dimensioni, diametro cm 5,3- inch 2.1 altezza cm 1,8, inch 0,6; tipicamente usata nella navigazione a vela da diporto, quindi su imbarcazioni meno soggette a deviazione magnetica. Inoltre può essere tenuta in mano e quindi lontano dai campi magnetici. E’ dotata di un sistema di mira con traguardo e di una rosa goniometrica a otto venti in modo da rendere possibile la misurazione dell’angolo tra la linea di mira e il nord indicato dall’ago magnetico. Completa di blocco dell’ago. Ottimo stato.





USO DELL'OTTONE NEGLI ESPERIMENTI



1° esperimento


TITOLO: La dilatazione lineare

SCOPO: Verificare che un corpo sviluppato in lunghezza che riceve calore aumenta la propria lunghezza, e che materiali diversi che ricevono la stessa quantità di calore si dilatano in modo differente.

MATERIALI: scala graduata con ago, cronometro, becco bunsen, aste di ottone, ferro e alluminio.

PROCEDIMENTO: Abbiamo riscaldato per un minuto esatto le tre aste di metalli differenti, collegate ad un ago, in modo tale che, allungandosi, provocavano la rotazione dell'ago. L'ago era sufficientemente lungo da permetterci di visualizzare chiaramente l'allungamento, che, altrimenti, sarebbe stato difficile da quantificare.

1) con l'asta di alluminio l'ago si sposta in senso orario di 6 tacche.

2) con l'asta di ottone l'ago si sposta di 5 tacche.

3) con l'asta di ferro l'ago si sposta 2,5 tacche.

Questo significa che l'alluminio rispetto all'ottone e al ferro ha un maggiore coefficiente di dilatazione lineare.



2° Esperimento


TITOLO: Conducibilità termica

SCOPO: Valutare la velocità di propagazione del calore (conducibilità termica) attraverso tre corpi solidi differenti

MATERIALE: aste di ottone, ferro, alluminio, palline di plastica, plastilina, cronometro, becco bunsen

Le modalità in cui il calore si trasmette nei solidi è diversa rispetto ad un fluido (liquido o aeriforme) e rispetto al vuoto. In particolare nei solidi prevale la conduzione.

PROCEDIMENTO: Su ogni asta metallica abbiamo disposto ad intervalli regolari 4 palline di plastica attaccate all'asta con della plastilina. Successivamente abbiamo messo il becco bunsen al punto d'incontro delle tre aste e abbiamo aspettato cronometrando che ogni pallina cadesse dall'asta. Ecco i tempi di caduta di ogni pallina.

Per concludere: la conducibilità termica nell'alluminio è maggiore rispetto all'ottone e rispetto al ferro, che, fra i materiali esaminati, possiede la conducibilità più bassa.

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